"LANCESTRALE" 2017 - COL DI CORTE

Ricordo distintamente come venni in possesso di questo liquido primordiale color rosa: certo devo ammettere che questa nitidezza è sicuramente dovuta più all'estetica iconica della bottiglia in sé che non a particolari fattori ambientali o sentimentali, peraltro offuscati dal 

la tipica ebbrezza di fine festival. Si era l'Indigeno ed il fido amico Golem (che d'ora in poi chiameremo così, perché - fidatevi - rende bene l'idea). Il festival in questione - e no, non ho detto fiera - era terroirMarche 2018, nella stupenda cornice degli Antichi Forni a Macerata. Il tempo? Scaduto. Ebbene sì, ultimo giro, ultima corsa, quella più spettacolare a cui non tutti partecipano, quella che riserva sempre la sorpresa finale. Taaac! Giacomo Rossi di Col di Corte, intento a sistemare le ultime cose prima di andarsene, tira fuori il coniglio dal cilindro, ovvero l'ultimo fondino della penultima bottiglia disponibile di Lancestrale '17. Colpo di fulmine, l'ultima la prendo io.

Lancestrale - Col di Corte

100% Montepulciano coltivato a Montecarotto (AN), in regime biodinamico. Come suggerisce il nome si tratta di un metodo ancestrale: il mosto, ancora dolce, viene imbottigliato a novembre e finisce di fermentare in vetro divenendo frizzante e rimanendo col suo fondo di lieviti naturali. Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, nessun dosaggio. Facile no?

Poi succede che ti imbatti in una serie di video pubblicati sulla loro pagina Facebook, tre per la precisione, che illustrano diversi modi per gustarsi questo divertente vino frizzante. Ve li ripropongo qui di seguito: 

                         How to drink Lancestrale PART 1 - PART 2 - PART 3

E niente, la sete sale OVER 9000 e la bottiglia si ritrova nel frigo senza neanche accorgersene. Ovviamente l'agente segreto Indigeno sceglie Lancestrale "agitato non mescolato" (ehm, sboccato): la voglia di presentare ai genitori una bottiglia torbida è irresistibile; l'idea di rimettere in sospensione quei lieviti dinanzi alle loro espressioni sbigottite è esaltante. 

Inutile dire che il frizzantino, una volta nel calice, convince Indigeno e famiglia: una vera spremuta di uva, e di fragole, qualche ciliegia, un po' di arancia rossa. Perlage abbastanza sottile, anche più di quanto non si pretendesse da lui, e pure persistente. Proprio ben fatto. Bouquet stuzzicante, fresco e fruttato, di bevanda primaverile, giovane, spensierata, dalla beva compulsiva. Nonostante questa sua ottima scorrevolezza in bocca, assistita anche dalla freschezza ben bilanciata, il vino denota anche una certa consistenza con i suoi 13,5°, che lo rendono davvero appetitoso, succulento. Ed anche versatile per quanto riguarda l'abbinamento: noi l'abbiamo bevuto con salumi e formaggi, con molta soddisfazione. Mi piacerebbe riprovarlo con una bella zuppa, ma soprattutto con la pizza che secondo me, come si dice, è la morte sua.

Un vino contemporaneo, giovane, ottimo compagno anche a tavola, una vera novità nel panorama vinicolo marchigiano e chissenefrega se il rifermentato gluglu è di moda e non è tipico e blablabla. Il Lancestrale è una gran figata.

Prezzo: 10€ in cantina.

COL DI CORTE srl Società Agricola
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Indirizzo: Via Pietro Nenni, 19 A, 60036, 60036 Montecarotto AN
Telefono: 0731 89435
Web: http://www.coldicorte.it
Mail: info@coldicorte.it

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