"Settegrappoli" 2011 Umbria Rosso IGT - Vini Donini

N-esimo giorno di quarantena, fuori piove, sugli orizzonti sfocati, sui nostri giorni deviati (cit.). Stamattina mi sono alzato con una gran voglia di aprire una bottiglia che riposa là sotto in cantina da un po', ovvero il "Settegrappoli" di Diego Donini, che fa vino in quel di Umbertide. Una delle prime bocce prese dal giovane Indigeno in fase acuta di avvicinamento al vino. Ricordo bene il momento tra i banchetti del OnlyWine Festival a Città di Castello e ricordo la voglia di premiare quel liquido ancora instabile, quell'etichetta scarna e arrabattata: il vino era stato infatti imbottigliato la sera prima in tutta fretta per portarlo in assaggio alla manifestazione. Merlot stramaturo e Sangiovese appassito, 15° alcol, tecnica della tradizione, tutte le carte in regola per ammaliare un neofita in cerca di muscoli e dolcezze. Un classico. Ed oggi, con più esperienza e le spalle evidentemente non abbastanza larghe, sento il bisogno di bere qualcosa di morbido, di confortante. Pure piacione, sicuramente molto alcolico.


"SETTEGRAPPOLI" 2011 RIGOVERNATO UMBRIA ROSSO IGT - VINI DONINI

Le uve provengono da un unico vigneto situato in zona collinare, esposto a nord-nord ovest, da terreni calcarei argillo-limosi. Allevamento a cordone speronato con una produzione per pianta di 1,6 Kg. Vino ottenuto con la tecnica del "rigoverno", oggi detto "alla Toscana", ma molto diffuso anche in Umbria. Il vino viene prodotto solo nelle annate che permettono una vendemmia ritardata del Merlot, al quale viene aggiunto un 20% di mosto del Sangiovese appassito per 40 giorni. Affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia per 36/48 mesi fino all'arresto delle varie rifermentazioni primaverili del vino arricchito. Poi qualche mese di bottiglia. Per chi può interessare: lieviti indigeni e pochi solfiti.

Colore ancora bello vivo, tanta frutta rossa sciroppata che stappa le narici con gli sbuffi alcolici, sentori di cuoio e cacao ed una vena vagamente erbacea, verde. In bocca mi aspettavo dolcezze, ma diciamo anche che ero in cerca di un po' di dolcezze, ma in questo periodo proprio nada oh: vino bello asciutto, muscoloso, ancora leggermente astringente. Ne aveva ancora, ed era molto meglio di quanto mi aspettassi, o almeno di quanto mi aspetterei di solito, nella vita normale. Parafrasando con un po' di licenza poetica le parole di Gordon (riferendosi a Batman), questo Settegrappoli è un vino che merita, ma non il vino di cui avevo bisogno stasera.


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