Vitovska 2016 Venezia Giulia igp - Gabì Wines

Mi sono chiesto: stasera cosa ci abbino ad un tagliere di prosciutto, ciauscolo e formaggi vari? Poi ho pensato a questo momento del c**** che quando la gente ti chiede come va rispondi "tutto bene dai" esattamente come rispondevi sempre ma diavolo se stai mentendo adesso. Poi ho ripensato al tagliere, rendendomi conto che se immagino delle fette di carne stagionata e latte addensato su una tavola di legno la memoria corre invece ad un momento particolarmente felice della mia vita quando facevo su e giù per il golfo triestino ubriacandomi di Vitovska e Terrano aspri come [la morte] il paesaggio lunare carsico, saltando di palo in frasca dal rigore del master benpagato alla festa delle osmize. Ahi frasca certe sere quanta voglia, di tornare lassù, anche a nuoto. Tra le divagazioni lisergiche del quotidiano abbinamento cibo-vino ora sono in cantina, dinanzi a questa bottiglia che mi chiama con canto di carsica sirena, in posizione eretta (per il tappo a vite eh, niente misticismi). Si tratta della Vitovska 2016 Gabì Wines aka il vino di Gabrijel Cernigoi, giovanissimo enologo e viticoltore di prima generazione in quel di Longera, periferia di Trieste ostinatamente aggrappata alla roccia scoscesa. Chissà quante volte sono passato sopra le sue vigne ammassato insieme a tanti miei simili indigeni dei propri posti nativi sull'autobus per Padriciano, condotto dall'autista pazzo. 


Tornando alla Vitovska di Gabrijel: vigne vecchie, vinificazione in bianco e fermentazione spontanea in legno, dove matura per circa in anno. 
Già il color oro velato che riempie il calice rievoca in me ricordi speciali di un certo modo di fare vino. Subito al naso un filo di riduzione e quella pungenza salmastra che sa di territorio, che dio (quale?) mi fulmini nel caso non ci fosse. In bocca un altro mondo, un salotto di velluto, rotondo e di grande eleganza. Nel frattempo all'olfatto si pulisce e cambia registro, virando su note più dolci di pesca bianca, mela e fiori di ginestra, con un corroborante respiro balsamico. In sottofondo, onnipresenti, sentori iodati e mineralità marina. Anche il sorso, con funambolica finta di corpo, evolve al contrario: da morbido e pieno si fa più verticale, teso, ma sempre pulitissimo.


Bicchiere super, degno delle Vitovska di alto lignaggio (e ben altro prezzo). L'ultimo goccio, buttato giù con compassata e melanconica lentezza, mi lascia un pugnetto di sale tra la lingua e le tonsille, giusto per ricordarmi di tornare al più presto in un posto dove ero felice.




Gabì Wines - Wine & Osmica
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Indirizzo: Via Del Timo, 38 - 34128 Trieste TS
Telefono: +39 338 397 6187

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