CIMAIO 2016 Marche bianco igt - Casalfarneto

Che descrizione fare di un vino così? È il Cimaio, niente di più, niente di meno. Con lui CasalFarneto si esibisce in un virtuosismo, mirando alla realizzazione di un grande bianco tecnico, senza pretese di autenticità territoriale né tantomeno di fedeltà alle caratteristiche varietali. Obiettivo centrato, direi, al netto di gusti personali e di connotati oggi magari un tantino anacronistici ma pur sempre di grande impatto. Il tutto con la partecipazione straordinaria del Verdicchio, vitigno al quale si può chiedere qualsiasi cosa, tanto è grandioso, tanto è versatile.

Ragionavo che anagrammando "Cimaio", con un po' di licenza poetica, vien fuori qualcosa che assomiglia a "macigno", o che più o meno suona così, vocabolo armonizzato sulla cifra stilistica di questo vino dalla stazza imponente.

Casalfarneto, fondata nel 1995 e poi acquisita dal gruppo Togni dieci anni dopo, è situata a sud del castello di Serra de' Conti (AN) e vanta 35 ettari di vigneti.

Il Cimaio è senza ombra di dubbio il prodotto più iconico dell'azienda, etichetta celeberrima in terra marchigiana: Verdicchio in purezza proveniente da una vigna esposta a sud-est, raccolto tardivamente quando le uve sono oramai completamente botritizzate. Fermenta ed successivamente affina per circa 6 mesi per metà in tini di acciaio e per metà in barrique, per poi riposare un anno in bottiglia.

Colore intenso e brillante, oro purissimo che in questa 2015 sfuma forse anche nell'ambra. Pesa il calice tanto è consistente il vino, così denso da appiccicarsi quasi al vetro. Molto complesso al naso, ricchissimo di fiori gialli secchi, camomilla e ginestra, cedro candito, miele e mandorla, accompagnati da una nota minerale. Al palato è morbido, cremoso, caldo ed avvolgente, eppure - un po' sorprendentemente - non manca di freschezza. Questa, unita al sorso bello sapido, ben integra il calore dato dai 15° alcolici. Finale a due con il lieve residuo zuccherino domato da una splendida nota amaricante, ovviamente di mandorla (il Verdicchio non si smentisce mai). Vino estremo che vive di un equilibrio molto instabile, fra strattoni decisi e sapienti bilanciamenti.


Questo Indigeno ha voluto osare abbinandolo con il pollo al curry della vergara, con risultati tutto sommato convincenti. Certo, col tartufo è la morte sua. Con formaggi stagionati financo erborinati poi, poesia. Per non parlare del foie gras... (che gli dèi marchigiani mi fulminino se dico ancora quella parola). Eppure - dato che la magnum era obiettivamente complicata da scolare tutta in una volta, - riprovandolo così, da solo, morbidone ma vivace, dolce ma neanche tanto, mentre meditavo sulle migliaia di abbinamenti possibili, vi dirò...

 

CASALFARNETO
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Indirizzo: Via Farneto 12 - 60030 Serra De' Conti AN
Tel / Fax: +39 0731 889001







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